What’s up?
I usually write all my posts in English.
However, back in the time I wrote a post in Italian explaining how painful getting an agreement to write your thesis in my university in Naples (Federico II) was that became kind of viral.
I think it’s worth keeping this somewhere for records, so here’s the post. You can safely skip this post.
Ciao ragazzi,
l’anno scorso mi sono laureato finalmente in Ingegneria Informatica. Durante quel periodo ho avuto un pò di difficoltà a richiedere l’esame di laurea e son andato in confusione con le varie procedure. Nello spirito di condivisione, ho deciso di scrivere un pò come è stato il mio processo, nella speranza che possa aiutare qualcuno.
Cominciamo!
Per la richiesta tesi ingegneria informatica:
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Ci si deve registrare sull’orribile sito http://www.ingegneria-informatica.unina.it/ (rigorosamente con l’email da studente universitario o seghe)
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Il sito ti dice che devi aspettare alcuni giorni per avere la password, ma ovviamente non ti arriverà proprio un bel niente
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Dopo che ti sei reso conto che l’email non arriverà mai, puoi inviare una email a SegrePass — che al 99% non ti cagheranno nemmeno di striscio
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Scrivere direttamente a vmoscato@unina.it implorando pietà. Solitamente funziona e ti invia la password per entrare dopo un paio di giorni.
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Una volta dentro dovrebbe esserci un menu per chiedere l’esame di laurea. Da li bisogna scegliere 3 materie (che sono parte del tuo Curriculum di studi) e il sistema a sorteggio ti assegnerà una materia e un argomento, con un professore di riferimento.
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A questo punto è buona norma scrivere al professore comunicandogli la (felice) notizia — in modo da concordare la lunghezza dell’elaborato e delle eventuali risorse dalle quali iniziare.
- Al 99% il professore riterrà di non essere degno di risposta alcuna, restando nel limbo più assoluto. Forte dell’esperienza precedente per la registrazione sul sito per chiedere la tesi, ho impostato un bot automatico per inviare una email ogni 5 giorni al professore. Da Gennaio ho avuto risposta a Maggio circa, dopo aver incrementato il bot ad una frequenza giornaliera e cambiando il templade dell’email per evitare l’eventuale l’antispam dei server unina. Alla terza settimana dal cambio si è ricordato di me (o forse si è rotto il cazzo delle email automatiche) e mi ha reindirizzato al solito assistente sottopagato (se pagato) — il quale si è dimostrato super disponibile, 10 e lode sul suo comportamento.
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A questo punto si può scrivere l’elaborato e qui non c’è molto da dire, dovete un pò smezzarvela voi. Io l’ho scritto la prima versione in 4 giorni, visto che conoscevo già un pò l’argomento a grandi linee. Inoltre partivo da un voto di merda per cui ho ritenuto inutile cercare di fare le tesi rivoluzionarie con l’obiettivo di cambiare il mondo. Mandate una bozza al professore/assistente, accomodate i cambiamenti e via.
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Una volta pronti potete inviare l’elaborato tramite il sistema. Chiaramente il sistema non funziona correttamente, per cui non vi farà effettuare l’upload del file anche se siete
nella corretta finestra di apertura. Dopo 5-6 giorni di tentativi giornalieri ho di nuovo chiesto pietà al prof. Moscato, il quale mi ha reindirizzato al prof. Cilardo il quale, dopo avermi
cazziato perché non avevo inviato l’elaborato in tempo, mi ha a sua volta rimandato al prof. Tramontana. Ho chiarito l’equivoco (c’è un errore tecnico nella piattaforma) — ricevuto delle scuse e inviato il file finale al prof. Tramontana
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Adesso dovete andare a Piazzale Tecchio a compilare la domanda di laurea. Qui non c’è molto da dire — l’unico problema è che hanno i moduli del 1454 (stampati da Gutenberg in persona) nel quale non c’è ancora il concetto di Esame di Laurea. Compilate come meglio potete — anche se il milord della segreteria vi dirà che è sbagliato. Loro, sfortunatamente, non si sono ancora resi conto che ora si chiama Esame di Laura ed è una tesi compilativa che il professore NON deve firmare. Insisteranno che il professore deve firmarla. Desistete. Insistite. Dite che vi prendete la responsabilità se non vanno bene le cose. Nel caso peggiore, scappate.
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Aspettare il calendario degli esami per capire in quale giorno dell’appello siete stati messi. Ovviamente non mettono l’elenco sul sito web, e io vivendo fuori non avevo altro modo per sapere in quale data fossi. Ri-invio una richiesta di pietà al prof Tramontana il quale mi dice che per motivi di privacy gli elenchi sono affissi solo in forma cartacea a Piazzale Tecchio (non vedo il nesso con la privacy). Gli dico che vivo fuori — gentilmente mi conferma che il mio nome è sulla lista e mi presento.
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Andate alla seduta di laurea e godetevi i vostri 10 minuti. In generale sono 3 commissioni (potreste capitare con qualsiasi delle 3) e gli alunni espongono in parallelo. Nessuno dei presenti in aula capisce una cippa solitamente, sembra di stare ad un esame.
In generale in 2 ore la cosa è già finita. Da quello che ho visto io, della commissione (composta da 5 persone) nessuno dei professori vi darà attenzione. Nella mia, Picariello stava facendo vedere un gioco nuovo sul telefonico a Cotroneo, un altro che non so chi sia annuiva anche quando ero io a porre delle domande, un altro dormiva palesemente. Solo Marcello Cinque mi dedicava la giusta attenzione (sembrava addirittura interessato ai contenuti). Certo li capisco, anche io mi romperei le palle di fare la commissione di laurea.
Ovviamente non mancherà il fotografo abusivo che cercherà di vendervi le foto. Ricordatevi che numero siete nella lista dei convocati perché così, nel caso in cui non vogliate le foto, potrà cancellare le vostre foto rapidamente. In caso contrario vi chiederà nome e cognome, dove eravate seduti, con quali professori eravate e una fotocopia della vostra carta di identità.
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Nota tesi: Ripeto, a me non fregava molto della cerimonia per cui ho portato solo 2 copie della tesi su normalissimi fogli A4 stampati fronte retro nemmeno rilegati, ho comprato una cartellina da 2 euro con quel pezzo di plastica in mezzo che mantiene i fogli. Ai professori non frega una ceppa della vostra tesi né come contenuto, né come materiale da tenere. In passato ho visto le tesi usate come ferma porte o roba del genere. Alcuni pazzi nella mia seduta hanno portato roba come 10 copie stampate rilegate in pelle di camoscio che i professori hanno anche gentilmente rifiutato. Sto tizio se ne è tornato con 7 tesi in mano senza sapere cosa farne. Io le mie copie le ho date a mia sorella piccola per scarabocchiarci sopra. Penso siano rimasti ancora alcuni fogli.
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Uscite fuori, dribblate il parcheggiatore abusivo (o pagatelo se vi corre dietro e vi prende contropiede) e tornatevene a casa.